Telegram vs WhatsApp

Telegram vs WhatsApp, quale scegliere per il tuo brand tra le due applicazioni legate all’instant messaging più di tendenza?

Instant messaging: Telegram vs WhatsApp, quale scegliere per il tuo brand?

Tutti noi, quando riceviamo un messaggio tramite WhatsApp o Telegram, corriamo a leggerlo immediatamente. Questo comportamento è entrato a far parte delle nostre abitudini quotidiane, tanto che il numero di persone che utilizzano regolarmente una o più App di Messaggistica Istantanea aumenta ogni anno in modo esponenziale. Telegram vs WhatsApp come scegliere?

Telegram vs WhatsApp, prima di tutto cosa sono e da dove nascono le app di messaggistica istantanea?
La messaggistica istantanea (instant messaging) è una categoria di sistemi di comunicazione in tempo reale in rete, tipicamente Internet o una rete locale, che permette ai suoi utilizzatori lo scambio di brevi messaggi. Le differenze principali rispetto alla posta elettronica o altri tipi di chat sono non solo nella brevità dei messaggi o nella velocità della loro consegna, ma anche nel fatto che, il modello di comunicazione sia sincrona. A differenza dei vecchi sms o delle mail, infatti, la rivoluzione dell’instant messaging è racchiusa nel fatto che l’invio di un messaggio è possibile solo quando anche il destinatario è collegato al sistema. Solitamente le comunicazioni non sono automaticamente memorizzate dalle applicazioni.

Negli anni l’interfaccia di queste app è divenuta più semplice e intuitiva, avvicinandosi alla classica rubrica telefonica. I sistemi di messaggistica istantanea offrono spesso anche la possibilità di scambiare file, di conversare tramite voce con tecnologie VoIP, o di effettuare videoconferenze. Le due applicazioni legate all’instant messaging più di tendenza e più utili a veicolare un brand sono attualmente Telegram e WhatsApp
WhatsApp è un’applicazione di proprietà di Facebook basata sulla messaggistica istantanea multi-piattaforma per smartphone. Oltre allo scambio di messaggi testuali è possibile telefonare, inviare immagini, video, file audio, condividere la propria posizione geografica (grazie all’uso di mappe integrate nel dispositivo) e fare chiamate VoIP con chiunque abbia uno smartphone dotato di connessione a Internet e abbia installato l’applicazione.

L’applicazione fu creata nel 2009 e il nome deriva dall’espressione inglese What’s up, che significa Come va? Inizialmente l’applicazione fu sviluppata per iOS, per poi essere diffusa su tutti i principali sistemi operativi per smartphone. Il 12 giugno 2012, la società ha annunciato tramite Twitter di aver superato i 27 miliardi di messaggi giornalieri scambiati superando di fatto gli sms. Nel febbraio 2020 l’app ha raggiunto i 2 miliardi di utenti nel mondo.

Telegram nasce nel 2013 per garantire la privacy dei suoi utenti. Questa sua peculiare caratteristica ha permesso all’applicazione di guadagnare un largo seguito tanto che oggi Telegram è sicuramente una delle migliori alternative a WhatsApp. Le varie versioni del client di messaggistica sono distribuite come software libero. Telegram è disponibile per iOS, Android, Windows Phone, Windows, Mac e Linux. Inoltre, esiste una versione web based che permette di accedere ai servizi di messaggistica da un qualsiasi computer attraverso un semplice browser.

Oggi, Telegram è utilizzato per chattare tra uno o più utenti, effettuare chiamate vocali e per condividere praticamente qualsiasi cosa con un limite massimo di 1,5 GB. Inoltre, consente conversazioni tra due utenti protette con cifratura end-to-end per garantire l’assoluta privacy. Telegram si caratterizza soprattutto per la presenza dei Gruppi. L’aspetto interessante è che i Gruppi di Telegram possono contenere sino a 200 mila utenti e possono quindi essere utilizzati per condividere cumulativamente informazioni, contenuti e tanto altro. I Gruppi possono essere dotati di più amministratori ognuno dei quali con permessi differenti per poter effettuare operazioni differenziate di moderazione. I nuovi membri di un Gruppo non possono vedere i messaggi precedenti alla loro iscrizione a meno che l’amministratore non abbia deciso altrimenti.

I Gruppi possono essere resi anche pubblici attribuendo loro un username in modo da poter essere individuati all’interno del motore di ricerca di Telegram. I non iscritti potranno, così, leggere tutti i messaggi ma non potranno rispondere. Anche nei Gruppi, i messaggi inviati possono essere modificati entro 48 ore dall’invio.

I canali Telegram

Come fa ben intuire il nome, i Canali sono una specie di Gruppi dove gli utenti di Telegram possono iscriversi per ricevere messaggi da parte degli amministratori senza, però, avere la possibilità di rispondere. Sono molto utili soprattutto in ambito editoriale. Molte testate giornalistiche, infatti, utilizzano i Canali Telegram per condividere notizie rapide con i loro iscritti. Il Canale può essere sia pubblico che privato. In caso di Canale pubblico, sarà disponibile un username ed un link dedicato.

BOT

Telegram mette a disposizione degli sviluppatori una speciale piattaforma che permette di creare Bot (abbreviazione di robot) cioè degli account gestiti in maniera quasi del tutto automatica. Per esempio, sarà possibile creare Bot che rispondano a semplici domande o che condividano specifici messaggi. È singolare che Telegram non disponga di alcun Bot ufficiale nonostante consenta ai propri iscritti di poterli creare ed utilizzare. Attualmente Telegram vanta 400 milioni di utenti.

Telegram vs WhatsApp, cosa può fare l’Instant messaging per il tuo brand?

Come è avvenuto per i contenuti audiovisivi, secondo quanto riporta Statista, la quarantena ha dato un nuovo impulso alle instant messaging app: circa il 45% degli utenti ha incrementato l’uso di queste applicazioni. Quali risvolti tutto ciò può avere nel business e quali sono le best practice da adottare per promuovere il proprio personal brand in modo accattivante ed efficace? L’Instant messaging offre molteplici possibilità per un’azienda o un professionista di far conoscere i propri servizi partendo dalle grandi potenzialità di Whatsapp Business, fino all’utilizzo tattico dei gruppi e canali Telegram.

WhatsApp Business
ha fatto il suo esordio in Italia a inizio gennaio 2018 aggiungendo un nuovo mattoncino al progetto di diventare sempre di più uno strumento orientato al business. Le aziende che decideranno di aprire un account business potranno creare un profilo aziendale facilitando i clienti nella ricerca di informazioni utili come descrizione dell’attività, informazioni utili, indirizzo e sito web.

Il tipo di account business sarà facilmente identificabile dagli utenti, perché comparirà un segno distintivo per gli account confermati. La app fornisce la possibilità di avere una comunicazione personalizzata, di riflesso vincente per il personal branding. WhatsApp Business introduce i “messaggi di benvenuto” per coloro che intraprendono per la prima volta la comunicazione con l’azienda e i “messaggi di assenza” per segnalare l’indisponibilità alla risposta.

È inoltre possibile creare delle risposte immediate e automatiche da inviare al cliente che contatta, proprio come avviene con i bot oggigiorno per fornire risposte alle domande più frequenti.

Come visto, Telegram e WhatsApp, hanno caratteristiche ideali per impostare una strategia di marketing e personal branding da integrare con gli altri canali scelti dall’azienda. Come? Oltre alla possibilità di condividere con i propri utenti contenuti validi (base di ogni strategia di comunicazione di successo), è possibile l’invio programmato di messaggi, tracciando anche le aperture e i click sui link presenti, monitorando così le campagne per fidelizzare al meglio i clienti. In particolare Telegram è dotato di un sistema automatico di invio che oltre ad aggiornare costantemente la propria community, pubblicizzando offerte e fornendo informazioni e promozioni mirate, permette di rendere maggiormente efficaci le altre strategie di marketing in atto su altri canali, come per esempio Social Network e newsletter: da questo punto di vista, Telegram unisce il meglio dell’Email Marketing e del Marketing Conversazionale.

Customer Care con Telegram: una strategia vincente

L’utilizzo di un canale Telegram per mantenere il contatto con i propri utenti è sicuramente vantaggioso, ma non è l’unico modo per sfruttare questo strumento. La possibilità di interagire direttamente con gli utenti, in tempo reale, creando un gruppo di Customer Care in cui rispondere alle domande e fornire consigli sul corretto utilizzo dei propri servizi mostra la disponibilità ad andare incontro alle esigenze e alle necessità dei singoli clienti: in ogni gruppo è possibile aggiungere fino a 200.000 membri, con più amministratori, fornendo un servizio di assistenza efficace e veloce, che avvantaggia non poco nel rapporto di fidelizzazione con la community.

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